Museo Davia Bargellini
Arriva al museo una nuova scultura in terracotta policroma, grazie alla donazione di Luigi Malaguti, convinto sostenitore dell’arte e della cultura. L’opera, nella sua famiglia da generazioni, entra oggi a far parte di una delle raccolte distintive del museo, quella di terrecotte bolognesi ed emiliane e di statue da presepe, ma soprattutto diviene fruibile per un pubblico più vasto. La scultura, di dimensioni ridotte, ma di alta qualità esecutiva, era destinata alla devozione domestica e segue il modello classico del santo penitente, già utilizzato per immagini sacre simili dal maggiore scultore bolognese di età barocca, Giuseppe Maria Mazza. Il santo di Assisi, disteso sul terreno accanto ad una roccia, è rappresentato nudo fino alla vita, in atto di colpirsi con un flagello che tiene nella mano destra. Oltre al saio scuro lo caratterizzano la tonsura e le stigmate alle mani e ai piedi, secondo un’iconografia diffusa soprattutto in età barocca, quando l’aspetto penitenziale e l’umiltà silenziosa del santo vengono proposti come modello per la devozione privata.